MOTIVAZIONI DEL PROGETTO. Lasciare la casa dei genitori, vivere da soli o costruire nuove forme di convivenza, è per la generalità delle persone uno degli obiettivi principali di vita, rappresentando il passaggio all’età adulta un momento significativo per l’affermazione della propria identità. Per le persone con disabilità, soprattutto se intellettiva, questo passaggio presenta diversi elementi di criticità, perché questo momento evolutivo è generalmente loro negato in quanto reputato impossibile, oppure avviene in maniera improvvisa nel momento in cui si trova a mancare, spesso in modo traumatico, il nucleo d’origine. In quest’ultimo caso, la persona con disabilità intellettiva si ritrova, a volte ancora giovane, a vivere in strutture residenziali non scelte o sconosciute, senza aver ancora elaborato o sperimentato il distacco dai genitori e vede in poco tempo rivoluzionata la propria vita, con la perdita dei suoi riferimenti, siano essi persone, spazi di vita, abitudini. Negli ultimi anni, anche a seguito dell’avvento della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, si sta affacciando una nuova logica nel pensare la residenzialità per le persone con disabilità intellettiva, immaginando soluzioni che non si fermino all’intervento di emergenza, ma che consentano di pensare anticipatamente ad un percorso per prepararsi a staccarsi dal nucleo d’origine, in un’ottica di costruzione del progetto di vita della persona. Tale orientamento punta a garantire dei percorsi che, oltre a rispondere a un’esigenza abitativa, porti attenzione alle reali esigenze delle persone con disabilità, ai bisogni di dignità, relazione, affettività, autonomia ed emancipazione insiti in ogni persona, in quanto elementi costitutivi della propria identità.
OBIETTIVI DEL PROGETTO. Il nostro progetto si fonda sull’idea che, con tempo e gradualità durante noi, si possa avviare un'attività che consenta alla persona disabile di sperimentare progressive autonomie e costruire un dopo di noi più sereno e consapevole.
METODOLOGIE
E PROCEDURE. Il nostro programma prevede un
accompagnamento all'autonomia abitativa per ragazzi e adulti con disabilità
intellettiva, quando i genitori sono ancora presenti ed hanno le energie
sufficienti per seguire i loro figli in questo percorso. Nei primi due - tre
anni di attività, intendiamo avviare un periodo di apprendimento delle competenze, con un
progetto individualizzato, rispettoso delle caratteristiche e delle aspirazioni
di ciascuno. In piccoli gruppi di
4-5 persone, si sperimenteranno le attività ricorrenti nella
quotidianità di ogni adulto (piccoli lavori domestici, cura di sé e della casa,
cucina, riordino degli oggetti comuni e personali). Si cercherà inoltre
di potenziare la capacità di
vivere in gruppo, di gestire spazi comuni, di programmare e rispettare
impegni personali, di utilizzare il denaro. Negli anni successivi, ciascuno secondo il proprio percorso
individuale, potrà aumentare il tempo di permanenza nella casa, che
potrà estendersi al week end o a qualche settimana durante l’anno. Si
potranno poi ipotizzare soluzioni
diverse, condivise con la famiglia e con l’equipe educativa, che
potrebbero portare a vivere in una propria casa con altre persone e l’adeguato
supporto; a convivere con il proprio compagno o compagna; o anche a continuare
a vivere in famiglia con presupposti che nel frattempo saranno cambiati e si
saranno evoluti verso una maggiore consapevolezza delle potenzialità, da parte
del ragazzo e dei genitori.
SOGGETTI BENEFICIARI. I beneficiari del progetto sono persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, che presentano caratteristiche e livelli minimi di competenze e autonomie personali e sociali, tali da consentire loro di affrontare percorsi di sviluppo delle abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro, nell’ambito della sperimentazione della vita indipendente. Siamo convinti di lavorare con persone adulte con difficoltà, non con persone malate o con bambini "grandi". Si tratta di persone con bisogni normali, ancora prima di quelli speciali, bisogni legati alla socialità, all'affettività, alla sessualità, persone in grado di pensare, di decidere, di fare, di esercitare quindi la loro autodeterminazione e la loro autonomia esecutiva, seppure con i loro inevitabili limiti "operativi".
ALLOGGI. Nella ricerca dell'alloggio dove svolgere le nostre attività, la nostra scelta è stata quella di ricercare una soluzione abitativa comoda al centro della città, così da consentire alle persone coinvolte di poter esprimere il più possibile le autonomie possedute o potenziali nello svolgimento dei diversi atti di vita quotidiana: fare acquisti, raggiungere l’abitazione, la stazione, la fermata dell’autobus, i luoghi di socializzazione, mantenere le relazioni affettive e amicali, costruire nuove relazioni con i vicini, negozianti, avventori di luoghi pubblici, ecc. L'appartamento è arredato, attrezzato e adattato in modo tale che le azioni di vita quotidiana risultino accessibili e facilitate, favorendo l’espressione dei potenziali di autonomia.